Che ne diresti se a tua insaputa il tuo denaro fosse usato per calpestare i tuoi stessi valori? Sicuramente ti dispiacerebbe.
Pretendi qualcosa di meglio per i tuoi risparmi!
Quali sono le alternative? Clicca per espandere.
Non gestire il proprio patrimonio finanziario, e lasciarlo in mano ad altri, come banche e assicurazioni, significa lasciare la gestione attiva dei finanziamenti alle realtà che ci circondano e che spesso non prioritizzano la crisi climatica ed ecologica in corso. Anche quando, diversificando, si decide di gestire attivamente in fondi comuni, ETF, titoli, obbligazioni, ecc.. è importante sapere in quale modo vengono utilizzati i propri soldi.
Non siamo consulenti finanziariǝ, e qui ci sono solo alcune alternative alla finanza tradizionale. Nel caso non vogliate approfondire gli aspetti finanziari, e siete interessatǝ a chiudere il vostro conte corrente, si può passare direttamente alla sezione successiva.
Si tratta di termini piuttosto generici, che dovrebbero indicare la volontà di investire in obiettivi non solo finanziari ma anche, ad esempio, sociali e ambientali. Il termine “sostenibile” rinvia infatti proprio all’idea di rispondere ai bisogni del presente senza compromettere la capacità delle prossime generazioni di rispondere ai loro, in futuro.
Tuttavia, anche nelle definizioni di finanza sostenibile elaborate dall’Unione europea , la sostenibilità è, nel migliore dei casi, un obiettivo secondario rispetto a quello della massimizzazione dei profitti (per pochi). A sottolinearlo è Banca Etica, in un suo position paper . Molte di queste realtà, infatti, scelgono di declinare i propri prodotti in chiave responsabile o sostenibile non tanto per una reale convinzione, quanto per rispondere ad una crescente domanda di mercato. In altre parole: uno strumento di marketing . Utile per ridurre i rischi reputazionali e concedersi un’immagine più pulita.
La finanza “etica” punta invece ad eliminare incoerenze e zone grigie. In questo senso, essa è prima di tutto un approccio. Un modo di vedere il mondo. Una spinta olistica che rifiuta le logiche liberiste e il profitto ad ogni costo. Ovviamente, anche chi fa finanza etica persegue l’obiettivo di realizzare utili economici. Ma lo fa imponendosi di massimizzare anche i benefici per le collettività, per le persone, per la natura. In altre parole, non si agisce solo per conto degli azionisti ma per tutti i portatori di valore .
L’ordinamento bancario riconosce come operatori bancari di finanza etica le banche che rispettano una serie principi, puoi seguire questo link per saperne di più. Per approfondimenti rimandiamo al report di Valori del 2019 che tratta la finanza etica in Europa.
Le principali banche etiche sono raccolte nel Global Alliance for Banking on Values . Si tratta di un network indipendente di banche che usano la finanza per fornire uno sviluppo economico, sociale e ambientale sostenibile. Per approfondimenti tecnici sulla loro causa, rimandiamo a questo loro studio sull’importanza della finanza basata sui valori. Puoi trovare le banche aderenti su questa mappa interattiva , in Italia l’unica presente è Banca Etica mentre in Europa segnaliamo anche GLS Bank e Banca Alternativa Svizzera (Alternative Bank Schweiz).
La DeFi (Decentralized Finance) è nata per togliere il potere alle banche e agli intermediari finanziari garantendo una corsia diretta dall’investitore a chi riceve soldi , in maniera totalmente tracciabile. Nata da pochi anni si sta sempre più diffondendo. Non essendoci intermediari, si può lo stesso, prestare denaro a privati, raccogliere soldi, assicurarsi contro certi rischi, investire in aziende, ecc.. Bisogna tuttavia avere cautela e prestare attenzione. Data la sua natura totalmente aperta e trasparente senza l’utilizzo delle banche si può decidere di utilizzare questi nuovi strumenti per investire e finanziare società sostenibili, etiche e responsabili, questo grazie in parte alla tracciabilità dei fondi. Attualmente queste tecnologie sono ancora energivore, monete diverse si basano su diverse tecnologie e alcune sono più inquinanti di altre. In particolare riportiamo uno degli indicatori disponibili della sostenibilità di Ethereum che rappresenta la valuta più comunemente usata nella finanza decentralizzata e che si è posta obiettivi di riduzione del proprio impatto ambientale utilizzando tecnologie e sistemi di governance più efficienti.
La finanza cooperativa similmente è improntata alla collettività: la banche mutualistiche, invece di perseguire la massimizzazione del profitto individuale, favoriscono la partecipazione dei soci e la democrazia economica. Diffusesi in Italia alla fine del 1800 con il nome di Casse Rurali (Casse Raiffeisen in Alto Adige), esistono oggi nella forma di società cooperative più di 200 Banche di Credito Cooperativo (BCC), costituite da soci che rappresentano l'interesse della comunità locale di riferimento. Queste banche sono riconoscibili dal nome (Credito Cooperativo o Rurale) e dal logo del credito cooperativo. Puoi trovare più informazioni sul sito istituzionale . Per questi istituti di credito, come qualsiasi altro a cui possiate rivolgervi, è fondamentale esigere sempre chiarimenti e garanzie sulla natura e sulla sostenibilità degli investimenti.
FINANZA SOSTENIBILE E FINANZA ETICA tratto da
Valori.it
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.
Il primo passo è informarsi:
chiedi alla tua banca se esiste una policy sugli investimenti all’industria del fossile
(carbone, petrolio, gas naturale)
e in che misura la banca investe in questi ambiti
.
Puoi inviare una lettera alla tua banca, via posta elettronica o tradizionale. Qui sotto trovi una lettera modello che puoi compilare
: puoi usarla e inviarla così com’è o modificarla a piacimento.
Scarica una lettera modello da compilare
Se la risposta non ti soddisfa o non ritieni i provvedimenti sufficienti, hai il diritto di votare con il tuo portafoglio, spostando i tuoi risparmi ad un’altra banca .
Cambiare banca non è complicato. La legge obbliga la nuova banca a cui ti rivolgerai ad assisterti nell'adempimento di tutte le formalità: si chiama “portabilità” del conto corrente .
Deve corrispondere ai tuoi valori ma anche essere di uso comodo per te. Chiediti in particolare se preferisci un conto online o in presenza; quali sono i costi di gestione annui o per operazione che farai; che tipo di carta bancomat o di credito potrai avere; quali sportelli automatici potrai usare ecc…
Le domande pratiche sono molte ma non impazzire: chiama la banca che ti interessa p er avere queste informazioni!
Una volta in possesso di tutte le informazioni necessarie, chiama nuovamente la banca che hai scelto per sapere come procedere per l’apertura del nuovo conto e la chiusura del vecchio.
Il trasferimento da un conto corrente a un altro è piuttosto semplice; infatti una volta aperto il nuovo conto, sarà la nuova banca a gestire in gran parte la migrazione. Sulla tua domanda, il nuovo istituto di credito trasferirà quindi le domiciliazioni. Potrai poi decidere se spostare anche l’accredito dello stipendio e anche un eventuale mutuo. Quando si chiede l’apertura del conto a distanza, i tempi sono un po’ più lunghi perché il/la nuovo/a cliente si deve identificare attraverso un bonifico da un altro conto corrente a lui/lei intestato, oppure attraverso altra procedura indicata dalla banca. Per aprire il conto corrente online o in presenza, devi tenere a portata di mano, per ciascuna persona a cui vuoi intestare il conto, questi documenti:
Quando avrai a disposizione sul nuovo conto i servizi che ti sono necessari – come la carta bancomat, la carta di credito*, ecc. - ti consigliamo di fare un bonifico dal vecchio conto verso il nuovo lasciando solo il minimo necessario per le varie operazioni di chiusura.
Questo è molto importante sia per impedire che la tua vecchia banca continui ad utilizzare i tuoi fondi per finanziare il collasso climatico ed ecologico, sia perché ci vogliono circa 2 settimane perché arrivi il bonifico di chiusura e in questo periodo saresti impossibilitatə ad utilizzare a pieno il nuovo conto. Se dopo 14 giorni questo bonifico non fosse arrivato, consigliamo di non aspettare e prendere un appuntamento con la vecchia banca per capire che cosa stia succedendo.
Nel momento in cui fai il bonifico e sposti i tuoi fondi dalla tua vecchia banca fossile, contattaci alla mail disinvesti.dal.fossile@extinctionrebellion.it facendoci sapere nome, cognome (o la sua iniziale) e città, in modo che possiamo tenere traccia del numero di adesioni!
Se vuoi far sentire la tua voce ulteriormente puoi farlo lasciandoci anche una testimonianza, trovi tutti i dettagli in fondo a questa pagina del sito cliccando su “Come posso far sentire la mia voce?”.
*ottenere la nuova carta di credito può richiedere varie settimane; controlla bene la tempistica con la nuova banca.
Arrivatə a questo punto non starai già più utilizzando il tuo vecchio conto fossile da qualche settimana. Durante l’appuntamento assicurati che i dipendenti della banca abbiano capito perché hai fatto questa scelta, si tratta di un momento prezioso in cui condividere i propri valori.
Ricordati che nessunə singolə è da condannare, cerchiamo piuttosto di evidenziare il ruolo dannoso della finanza fossile come parte del sistema tossico in cui viviamo.
Ora i tuoi risparmi non finanziano più il collasso climatico ed ecologico! Si tratta di un passo importante ma da solo non può bastare, scopri come puoi partecipare all’interno di Extinction Rebellion!
La campagna è stata pensata per coinvolgere trasversalmente quante più persone vogliono far sentire la propria voce, per questo è rivolta a chiunque voglia chiudere il proprio conto fossile, chiunque abbia chiuso il proprio conto fossile in passato per questo motivo e chiunque non voglia mai aprire un conto fossile.
Che tu abbia disinvestito tempo fa, appena disinvestito o non intenda mai investire in un conto fossile, puoi raccontarci la tua decisione così da ispirare più persone a prendere parte a questa campagna! Come?
Puoi contribuire all'organizzazione della campagna di disinvestimento partecipando alle riunioni del gruppo! Chi meglio di te potrebbe dare una mano alla campagna? Scrivici a disinvesti.dal.fossile@extinctionrebellion.it per avere maggiori informazioni!
Iniziamo questa campagna perché vogliamo renderla un ulteriore strumento per attaccare la finanza fossile.
La campagna di disinvestimento infatti non sarà l'unica parte di questa mobilitazione, iniziata già con decine di azioni
il 1° aprile e che troverà spazio con altre mobilitazioni durante l'intero anno. A questa campagna inoltre potrà partecipare
anche chi sceglie per diversi motivi di non partecipare attivamente alle azioni di XR.
Perché 100 persone in azione contro la finanza fossile avranno un maggiore impatto se precedute,
seguite e accompagnate da altrettante disposte a chiedere spiegazioni alla loro stessa banca
degli investimenti spesi in morte e distruzione. E disposte a chiudere il loro conto, dissociandosi da queste pratiche.