21 Sep 2021 - XR Italia
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Il 30 settembre si apriranno a Milano i lavori della preCOP, durante i quali i rappresentanti di quaranta nazioni porranno le basi per le negoziazioni sul clima di novembre, a Glasgow (COP26). Quello che verrà concordato a Milano sarà decisivo nel definire la politica mondiale sulla riduzione delle emissioni del prossimo decennio.
Il 2021 è un anno
cruciale nella lotta al cambiamento climatico e la COP26 è ritenuta da
molti osservatori autorevoli, tra i quali Sir David Attenborough
[1],
l'ultima chance per evitare un’alterazione del clima incontrollabile.
Extinction Rebellion sarà a Milano in quei giorni, assieme a molti altri
movimenti climatici, per dare voce alla preoccupazione e rabbia di tutti
quei cittadini italiani che osservano con sgomento il susseguirsi di
dichiarazioni di intenti
[2,
3,
4]
a cui mai seguono politiche incisive e che davvero portino ad una
riduzione delle emissioni. Gli accordi di Parigi del 2015 ne sono un
chiaro esempio: nessuno dei Paesi del G20 sta mantenendo gli impegni di
riduzione sottoscritti allora
[5].
Le Conference of Parties (COP) sul clima si susseguono dal 1995 e da
allora le emissioni hanno continuato a crescere
[6]
a causa della mancanza di coraggio e di lucidità nel riconoscere la
drammatica dimensione del problema dei governi di tutto il mondo. Le
COP hanno fallito, ma cambiare è necessario.
Il 9 agosto, con la pubblicazione dell'ultimo rapporto dell'IPCC
[7,
8], frutto del lavoro di più di settemila scienziati verificato e
approvato riga per riga dai rappresentanti dei governi, è ormai
inequivocabile che “le temperature superficiali globali continueranno ad
aumentare almeno fino a metà secolo qualunque sia lo scenario [di
emissioni] considerato”. Le reiterate promesse di contenimento
dell'aumento delle temperature al di sotto degli 1,5°C sono oramai un
rituale privo di significato.
Alla cecità di chi ci governa opponiamo il nostro coraggio e la nostra
determinazione. A partire dal 29 settembre Extinction Rebellion
realizzerà azioni di disobbedienza civile nonviolenta che
coinvolgeranno decine di attivisti italiani e stranieri per denunciare
la distanza tra l’entità della crisi e le soluzioni adottate, la
responsabilità dei governi e l'inefficacia dei metodi decisionali. La
settimana si aprirà il 27 settembre con l'inaugurazione della
mostra “Come comunicare la crisi eco-climatica” e l'arrivo ai Navigli
della "Carovana per la giustizia climatica" partita da Torino domenica
25 settembre che darà il via a una Critical Mass per le strade della
città.
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