22 Nov 2024 - Extinction Rebellion Italia
Press
Roma, 22/11/2024 – Aggiornamenti: sgomberato il presidio in piazza del Viminale e oltre persone trasportate in Questura. Trattenute per 9 ore e 33 espulse da Roma con un foglio di via obbligatorio da 3 mesi a 2 anni e mezzo
Dopo poco piú di un’ora in piazza del Viminale, è iniziato lo sgombero: un centinaio di persone è stato caricato di peso su 2 pulmini della polizia, diretti alla Questura di Roma. Tutte le persone che stavano documentando sono state allontanate dopo essere state identificate, compresi i giornalisti, ai quali è stato impedito di entrare all’interno del cordone e documentare le operazioni di sgombero. Sequestrato il lungo tappeto che era stato steso sulle scalinate e ripulito il piazzale dalle tonnellate di letame scaricato. “Questa è l’idea di sicurezza promossa dal Governo e da questo Ministero: un continuo restringimento dello spazio democratico.” dichiara Leonora di Extinction Rebellion
ono ancora trattenute le persone che questa mattina sono state portate via sui pullman della polizia di Stato dopo lo sgombero della protesta di Extinction Rebellion in piazza del Viminale. Negli spazi esterni dell’edificio dove si trovano si è formato un presidio di supporto, in attesa che vengano rilasciate. “I fermi identificativi possono durare fino a 24 ore” spiega Annalisa “ma sembra che il PM non sia ancora stato avvisato e che le persone non siano ufficialmente in stato di fermo, nonostante siano passate quasi 6 ore.” Per gli avvocati non è attualmente possibile mettersi in contatto con i funzionari responsabili delle operazioni per verificare lo stato delle persone e la regolarità delle operazioni, in quanto non si tratta di un normale Commissariato, ma dell’Ufficio Immigrazione, una sede periferica della Questura di Roma i cui uffici sono attualmente chiusi. Alle persone trattenute sta venendo impedito di utilizzare i propri telefoni: dall’unica chiamata concessa, hanno comunicato che gli agenti stanno prendendo loro impronte digitali e fotosegnalazioni. “Operazioni sproporzionate, dato che si tratta di manifestanti nonviolenti, come testimoniano i video della mattinata” commenta Annalisa “e non trasparenti per uno stato democratico.”
Dopo oltre 9 ore negli Uffici Immigrazione della Questura, l’ultima delle 68 persone trattenute in stato di fermo è stata rilasciata.
A 32 di loro è stato notificato un foglio di via da 3 mesi a 2 anni e 6 mesi, con l’obbligo surreale di lasciare la città di roma entro due ore, un tempo a malapena necessario per raggiungere il centro della città. Tra queste, molte persone che non avevano precedenti neanche in termini di denunce e persone che vivono e lavorano a Roma.
Ci sono volute 9 ore per verificare l’identità di 68 persone - un’operazione che è stata svolta direttamente in piazza questa mattina per le altre 50 persone che sono state identificate. Sono state prese le impronte digitali e le foto segnaletiche, sequestrati zaini e telefoni. Il tutto in una sede isolata e non predisposta per queste tipologie di operazioni. “Queste non sono semplici “prassi” come vengono chiamate dai funzionari delle Questure, ma delle operazioni illegittime estremamente distanti dallo stato di diritto che dovrebbe caratterizzare una democrazia come la nostra.” Commenta Annalisa “Stiamo parlando di sequestro di persona, di 70 persone, da parte di istituzioni statali.”
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