Extinction Rebellion scioglie il presidio ENI e si sposta verso Piazza Dell’Esquilino

10 Oct 2020 - XR Italia
Press Ribellione2020



COMUNICATO STAMPA

Nel primo pomeriggio di sabato 10 ottobre, dopo oltre 55 ore, gli attivisti e le attiviste di Extinction Rebellion Italia hanno lasciato la sede di Eni, di cui presidiavano uno dei cancelli da giovedì mattina.

L’azione diretta di disobbedienza civile nonviolenta, portata avanti dal movimento, era iniziata quando nove persone si erano incatenate ai cancelli, accompagnati da performance artistiche, musica ed interventi di carattere scientifico, informativo, ma anche fortemente emotivo, che spiegavano bene i motivi dell’azione. Gli attivisti e le attiviste vanno via oggi e hanno scelto di farlo ancora una volta in modo performativo e creativo: sono le Red rebels, vestite di rosso scarlatto, colore del sangue e quindi del dolore, ma anche della vita, che arrivano a slegare dalle catene gli uomini e le donne che avevano scelto di fare questo gesto così eclatante.

“Avevamo chiesto al ministro Patuanelli e poi anche al ministro Gualtieri di venire a incontrarci, almeno per ascoltare le nostre ragioni, ma nessuno, in queste ore si è palesato. Prendiamo atto che non si accetta un dialogo con cittadine e cittadini preoccupati dalla più grande sfida che l’umanità si sia mai trovata ad affrontare, quella del collasso climatico ed ecologico”, ci dice una delle persone che si erano incatenate, “grazie agli altri ribelli e ai nostri gruppi di supporto abbiamo avuto cibo, acqua, bevande calde, materassini e coperte e tanta compagnia e sostegno. Per questo siamo riusciti a rimanere sereni e a sopportare per più di due giorni un forte stress fisico e psicologico.

Ce ne andiamo prima di tutto per preservare l’incolumità degli attivisti, ma anche per una ragione strategica. Uno dei nostri principi dice “incentriamo la nostra missione su ciò che è necessario”. Stare qua è stato forte e significativo, ma rimanere nell’indifferenza delle istituzioni chiamate in causa e dei principali media italiani significherebbe estenuarci senza rispettare la nostra “missione”.

Continuiamo a chiederci come mai soltanto poche realtà mediatiche si siano interessate a un gruppo di più di 60 attivisti, di tutte le età e da tutta Italia, disposti a rinunciare a lavorare, stare lontano da casa o comunque da posti più confortevoli di un marciapiede e subire denunce per questo.

La maggior parte della stampa italiana sembra non essere ancora pronta a parlare di verità climatica ed ecologica, e sicuramente non a denunciare il greenwashing di una delle aziende più inquinanti al mondo.

Anche per questo abbiamo scelto di essere, piuttosto, all’azione che si terrà a Piazza Esquilino e che proprio ai media si rivolge”.

Il riferimento è a La nuda verità, l’azione con cui il movimento si rivolge ai media italiani, facendo appello alla stampa e ai media affinché, raccontando con più incisività la crisi climatica ed ecologica, i suoi effetti e le decisioni sistemiche che la potrebbero mitigare, assolvano al loro immenso potenziale informativo ed educativo nell’aumentare la consapevolezza dei cittadini riguardo alla minaccia esistenziale che incombe.

Il presidio è stato lungo ed estenuante, faremo ciò che necessario per salvaguardare la vita, in maniera del tutto non violenta e armoniosa

Extinction Rebellion Italia.

Email ufficio stampa: stampa@extinctionrebellion.it

Contatti telefonici 340 6244276 / 329 2480942

Cartella stampa pubblica: https://drive.google.com/drive/u/0/folders/1klYNFglasnklcBtM7XVTu0y88d9sbduI