È il momento di agire ora per la terza richiesta di Extinction Rebellion che chiede al governo di creare e essere guidato dalle Assemblee dei Cittadini in materia di giustizia ecologica e climatica.
Adesso, che i governi continuano a percorrere la strada fallimentare della crescita e del neoliberismo economico, che non riescono a vedere le nuove strade necessarie ad affrontare l’emergenza climatica ed ecologica, adesso, c’è bisogno che i cittadini indichino ai governi la strada affinché l’economia venga posta al servizio della vita, la strada per scelte coraggiose che portino a una radicale e rapida trasformazione della società.
È tempo di scegliere che tipo di futuro vogliamo, che tipo di democrazia vogliamo, che tipo di pianeta vogliamo.
È tempo di scegliere la vita.
L’Assemblea dei cittadini permetterà ai politici di affrontare l’emergenza ecologica prima che sia troppo tardi,
aiuterà i politici a impegnarsi in un programma di azioni più radicali, indispensabili.
Votare non basta più.
Extinction Rebellion ritiene che le cittadine e i cittadini italiani debbano
avere la possibilità di determinare il modo in cui il proprio paese risponderà
all’emergenza climatica ed ecologica in corso.
Le Assemblee dei cittadini sono una nuova Istituzione democratica da affiancare a Parlamento, Governo e giunte locali per dare più voce ai cittadini e più forza alla democrazia.
Consistono nell’affidare a un campione di cittadini sorteggiati in base a specifici criteri, affiancati da esperti, l’analisi e l’indirizzo su questioni di interesse generale a cui la democrazia elettorale non riesce a dare soluzioni adeguate.
Sono le questioni di interesse generale, incagliate tra conflitti di interessi e freni ideologici di ogni partito, mature in quanto a opinione pubblica, scientifica ed etica, che verranno trattate.
La proposta di legge, infatti, prevede che la prima “Assemblea dei Cittadini” istituita sia sul tema del contrasto ai cambiamenti climatici, come richiesto in vari Paesi da movimenti ecologisti internazionali.
Le Assemblee dei Cittadini sono lo strumento di democrazia deliberativa-aleatoria maggiormente diffuso nel mondo e di maggior successo. Sono tante le esperienze internazionali che dal 2005 si susseguono in giro per il mondo: Canada, Irlanda, Belgio, Australia, Regno Unito, Francia, Polonia…
Lo scopo delle Assemblee dei cittadini è quello di dare la parola al popolo, far crescere la partecipazione dei cittadini in politica e il peso delle loro decisioni per la comunità. Per rinnovare la democrazia.
Perché è necessario colmare il gap tra politica e cittadinanza, per poter risolvere tematiche di particolare importanza che la politica e i partiti non stanno affrontando con efficacia. Le Assemblee dei cittadini possono aiutare a risolvere i problemi delle odierne democrazie parlamentari, che hanno portato all’inazione per quanto concerne la crisi che stiamo vivendo.
C’è bisogno che i cittadini indichino la strada per scelte coraggiose che portino a una radicale trasformazione della società.
Si tratta di pratiche in cui gruppi di cittadini sono chiamati ad affrontare uno specifico argomento, ad approfondirlo, a confrontarsi su questo, a dibattere e a deliberare, producendo documentazioni finali che contengano loro idee, proposte, raccomandazioni, indicazioni.
Questi cittadini sono scelti con un campionamento casuale e stratificato. Ovvero, sono selezionati con un’estrazione casuale dalle liste anagrafiche che mira a ricreare all’interno del gruppo dei cittadini gli equilibri e le dinamiche che sono presenti nella società in termini di genere, età, istruzione, residenza ecc.
Si tengono prima incontri con esperti della materia oggetto dell’Assemblea, chiamati a presentare, in misura paritaria, un numero quanto più vasto possibile di posizioni, istanze e orientamenti sul medesimo tema, offrendo un quadro completo, bilanciato e diversificato.
Seguono poi gli incontri con i gruppi di interesse, comitati e associazioni della società civile, che presentano le loro posizioni ai cittadini dell’Assemblea.
Chiudono la fase di “ascolto e confronto” gli incontri aperti al pubblico, in cui i membri dell’Assemblea hanno modo appunto di ascoltare loro concittadini e confrontarsi con questi.
Al termine del processo si hanno le deliberazioni finali, le votazioni sulle varie proposte emerse in Assemblea e la presentazione di queste alle istituzioni con un report finale.
La proposta di legge prevede che, entro novanta giorni dalla pubblicazione ufficiale del report dell’Assemblea, il Parlamento, o il Governo, in caso di iniziativa governativa dell’Assemblea, dichiari pubblicamente, motivando adeguatamente le ragioni di tale scelta, se intende: a) accettare le proposte dell’Assemblea nella sua interezza b) rigettare le proposte dell’Assemblea c) procedere alla modifica delle proposte dell’Assemblea.
Negli ultimi vent’anni tante esperienze sono state realizzate in tutto il Mondo e in particolare in Europa.
Le Assemblee hanno coinvolto i cittadini su temi etici e questioni valoriali (Irlanda, Jersey: diritti civili, aborto, matrimonio tra persone dello stesso sesso, eutanasia…), su questioni istituzionali ( Columbia Britannica, Mongolia, Olanda, Islanda: riforma elettorale, riforma della Costituzione ) o su questioni complesse ma più specifiche a livello locale.
Negli anni più recenti, data l’emergenza della tematica, Assemblee sul clima si sono svolte in Scozia, Irlanda, Jersey, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Finlandia, Portogallo.
Tutte queste esperienze stanno rivitalizzando la democrazia, e uno dei maggiori e più rilevanti
risultati è la responsabilizzazione dei cittadini di fronte a scelte importanti per sé e per la propria comunità.
Questo nuovo strumento democratico ha dimostrato che i cittadini comuni possono deliberare e agire
politicamente come attori politici, non solo come elettori. Ha dimostrato che con un’attenzione ai processi di formazione e discussione
in gruppi secondo metodi di facilitazione del dialogo si crea un clima collaborativo che motiva e
sostiene le persone a trovare soluzioni condivise anche partendo da posizioni diverse.
La parte più problematica è quella del recepimento e applicazione dei risultati del lavoro dei
cittadini,
il problema della “vincolabilità”, ovvero di come i governi rispettano o applicano le raccomandazioni.
Diversi sono stati i risultati e gli impatti, in alcuni casi con grandi risultati di soddisfazione,
ma attraverso l’analisi degli esiti sembra mettersi a fuoco la necessità di garantire regole più
definite e vincolanti.
Se grande è stata la delusione per la Convention Citoyenne pour le Climat in cui Macron ha parzialmente
tradito
le aspettative e gli impegni presi (oltre il 50% delle proposte della Convention sono state respinte),
recente invece è la soddisfazione per i
risultati ottenuti nella regione dell’Est
Ensemble
sempre in Francia.
Per Extinction Rebellion le proposte decisionali frutto del lavoro delle Assemblee cittadine dovrebbero avere valore vincolante per gli organi che le indicono.
A seguire un elenco, aggiornato al Settembre 2023, delle AdC sul clima:
Mappa georeferenziata ( AdC nazionali e locali ): https://knoca.eu/map-of-national-assemblies/
Se in Europa ormai le Assemblee dei cittadini sono un elemento attuale di innovazione democratica, in Italia c’è ancora da abbattere il muro di incertezza e perplessità oltre che di disinformazione, ma qualcosa si sta muovendo.
Essendo caduto il Governo nel Luglio 2022, la Proposta di Legge di Iniziativa Parlamentare
(presentata al Senato)
e la Petizione (presentata all’8va Commissione della Camera) andranno ripresentate.
Così come la richiesta a Cingolani che verrà ripresentata ma indirizzata al governo e non ad un
singolo ministro.
La presentazione della proposta di legge è stata preceduta da un flash mob per dichiarare il nostro sostegno alla proposta di legge e l’impegno a continuare a mobilitarci affinché venga approvata al più presto.
BOLOGNA
Il processo di Bologna per le AC comincia nel settembre del 2020 con uno sciopero della fame di 17 giorni.
Successivamente è stato avviato un negoziato con l’amministrazione che ha portato a tre udienze conoscitive, con i
maggiori esperti europei di AC. Finita questa fase istruttoria è stato aperto un tavolo con amministrazione,
associazioni ambientaliste (di cui XR era il capofila) e associazioni economiche datoriali. Il tavolo si è concluso con
l’elaborazione condivisa di linee guida per la scrittura di un regolamento comunale sulle AC. Contemporaneamente è stato
avviato un processo di lobbying in Consiglio che ha portato il 12 luglio del 2021 all’inserimento delle AC all’interno
dello statuto comunale. Dopo le elezioni dell’ottobre 2021 è stata designata una delega alle assemblee cittadine, in
forza alla vice sindaco. A gennaio c’è stato un incontro con l’assessora con delega alla transizione ecologica e nei
primi mesi del 2022 si reperiscono i fondi, da maggio a luglio, c’è stata la fase di scrittura del regolamento delle AC,
che è stato approvato il 29 luglio 2022.
Adesso si è nella fase di armonizzazione degli uffici comunali e successivamente verrà avviato il caricamento e
deliberata l’attivazione della ac, la prima AC dovrebbe cominciare entro la fine del 2022.
Dopo una fase di armonizzazione degli uffici comunali, la prima AC sarebbe dovuta cominciare entro la fine del 2022.
Tra l’ottobre 2022 e il febbraio 2023 c’è stato un generale rallentamento delle procedure per l’indizione dell’assemblea. In quella fase, è stato necessario scendere in presidio in Piazza Maggiore, per ribadire l’urgenza
dell’indizione. Contemporaneamente, tra il dicembre 2022 e il febbraio 2023 il Consiglio Comunale ha proposto al sindaco le nomine per i comitati della governance dell’assemblea.
A inizio Maggio 2023 sarebbe dovuta partire lassemblea, ma a causa delle alluvioni che hanno inondato gli spazi in cui si sarebbero dovute tenere le discussioni, l’assemblea è partita alla fine di maggio 2023.
L’assemblea si è articola in 4 fasi:
Durante l’estate le persone partecipanti hanno avuto la possibilità di approfondire la fase di ascolto con video pillole e documenti elaborati dai portatori di interesse.
L’assemblea è durata 4 mesi e si è conclusa il 7 novembre, producendo il report che verrà sottoposto, entro 4 mesi al consiglio Comunale.
Durante l’ultimo incontro le persone partecipanti all’assemblea hanno costituito il gruppo di monitoraggio che seguirà l’iter delle proposte fino alla loro attuazione.
Dopo due incontri tra le rappresentati dell’assemblea e le consigliere e i consiglieri comunali, il 26 febbraio 2024, il consiglio comunale ha ratificato il testo delle proposte, accogliendone pienamente 6 e parzialmente 18. Le proposte che prevedono risorse economiche saranno sottoposte ad un esame di fattibilità finanziaria, le altre saranno accolte dai vari settori competenti. Le proposte accolte sono confluite nel testo che ispirerà le politiche climatiche dell’amministrazione, ovvero il Climate City Contract.
TOSCANA
Nell’ottobre 2020 il gruppo XR Firenze dà luogo a un gruppo a progetto per aggregare varie realtà associative e chiedere alla Regione Toscana che convochi un’Assemblea di cittadini per far decidere ai cittadini come impiegare al meglio le risorse europee destinate al territorio toscano (PNRR e fondi strutturali 2021-2027). Sono stati coinvolti oltre trenta soggetti tra comitati, associazioni e movimenti oltre all’Anci Toscana, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani. Inoltre sul territorio sono state portate in strada più volte azioni performative per la diffusione delle AdC.
Qui c’è il webinar completo, col video iniziale.
MILANO
Attraverso la collaborazione con l’ex assessore Lipparini è stato inserito nel 2021 nel “Regolamento per l’attuazione dei diritti di partecipazione popolare” all’articolo 14 una “Convenzione dei Cittadini”. Anche con la nuova assessora ai Servizi per i Cittadini, Gaia Romani, prosegue l’interesse. L’assessora ha manifestato l’impegno a sostenere la raccolta firme di Politici per caso. Dai primi mesi del 2022 è in costruzione un osservatorio che potrà essere il riferimento nazionale sul tema. A Milano il Comune sta mettendo in piedi una Assemblea Permanente di Cittadini, non avendo coinvolto alcuna associazione ne’ persona competente al di fuori del Comune stesso. Tutto ciò è organizzato come “Milano cambia Aria” all’interno del progetto generale “Progetto Aria Clima” o PAC. Non hanno coinvolto nessuno di XR né dell’Osservatorio delle Assemblee Cittadine. In definitiva stanno portando avanti un progetto “chiuso” e autoreferenziale molto lontano da quello che doveva essere all’inizio.
TRENTO
Dopo le pressioni e le azioni di Extinction Rebellion Trentino il consiglio comunale di Trento il 6 aprile 2022 ha approvato la mozione per l’istituzione dello strumento delle Assemblee Cittadine per contrastare l’emergenza climatica.
Il comune di Trento si è preso l’incarico di trovare delle modalità e delle linee guida per l’istituzione delle assemblee cittadine entro 8/10 mesi dall’approvazione della mozione ma, a oggi, non è stata presentata nessuna linea guida e la popolazione di Trento non è mai stata coinvolta in una assemblea cittadina.
Nel frattempo è partita una collaborazione con il MUSE (Museo delle Scienze) per costruire una simulazione di assemblea cittadina sul tema della decarbonizzazione della città. La simulazione prevede il coinvolgimento di 50 persone estratte a sorte fra la popolazione e una serie di incontri fra maggio e giugno per discutere sul Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il clima (PAESC) con l’obiettivo di fornire proposte e raccomandazioni per l’attuazione del piano. I risultati dell’assemblea saranno presentati a tutta la cittadinanza in autunno. Il progetto intende fornire all’Amministrazione Comunale di Trento gli elementi per valutare nel prossimo futuro l’istituzione di un’Assemblea permanente dei cittadini e delle cittadine sul clima.
Puoi consultare il programma e gli aggiornamenti della simulazione al seguente link: https://www.muse.it/simulazioneassembleadeicittadini/.
Se vuoi approfondire contatta direttamente il gruppo locale scrivendo alla email: assemblee.tnbz@protonmail.com.
VERONA
A Verona diverse Rebellion of One hanno messo al centro la crisi della democrazia rappresentativa e portato l’attenzione sulle Assemblee dei cittadini. Oltre a queste azioni la spinta che il gruppo locale di XR ha portato avanti assieme ad altri gruppi come Fridays for Future, Legambiente e realtà locali più piccole (seguendo l’esempio di Bologna) con la rete CaraVerona ha portato nel mese di luglio 2022 il Comune di Verona a dichiarare l’emergenza climatica. Subito dopo sono iniziati gli incontri con la neoeletta Giunta portando anche le AdC come argomento di discussione.
ROMA
Nel mese di Settembre 2022 sono state fatte Ro1 diffuse e ripetute, in particolare quella svolta davanti al Campidoglio ha portato alla consegna di una lettera al Sindaco e alla giunta Capitolina in cui Extinction Rebellion Italia ed il Gruppo Nazionale delle Assemblee dei Cittadini di Extinction Rebellion chiedono al Comune di Roma l’istituzione delle Assemblee dei Cittadini per realizzare una prima Assemblea sul tema dell’emergenza climatica. In attesa di risposta si stanno organizzando iniziative di sollecito da svolgersi a breve.
ASSEMBLEA SUDTIROLESE
In provincia di Bolzano si svolge il primo consiglio dei cittadini per il clima dell’Alto Adige. Ha iniziato i suoi lavori
il 27 gennaio e va avanti fino al 2 giugno 2024. Il consiglio è composto da 50 persone adulte residenti in Alto Adige,
estratte a sorte in base alle variabili di sesso, età, distretto di residenza, formazione scolastica e professionale e lingua.
Per dare voce a coloro il cui futuro sarà particolarmente colpito dai cambiamenti climatici, sono rappresentati per di più anche 6 minorenni.
I risultati saranno presentati ai rappresentanti del consiglio provinciale a settembre.
Attivismo locale che ha portato all’assemblea:
Il gruppo XR-Trentino-Südtirol ha svolto varie azioni di volantinaggio e flashmob mediaticamente efficaci e ha così potuto aumentare
l’attenzione del discorso pubblico sul concetto delle assemblee cittadine.
Questo si è svolto in parallelo e in modo complementare al lavoro di lobbying da parte del gruppo
“Patto per il Futuro”
che era molto importante per spingere la giunta provinciale alla decisione di mettere in corso il processo per
lo sviluppo di un’assemblea cittadina per il clima in autunno del 2023.
Inoltre eravamo tutti molto felici che membri del Patto per il Futuro sono poi stati coinvolti nella pianificazione dell’assemblea, sia che nello svolgimento in particolare in capacità di moderazione e facilitazione.
Altro processo partecipativo in corso:
Parallelamente all’assemblea si svolge il Stakeholder Forum per il Clima, che riunisce per la prima volta delegati
di vari settori della società civile: ambiente, sociale, sindacati, cultura, e l’economia.
Entrambi i comitati sono supportati da un team organizzativo, un team di moderazione e un team di comunicazione,
oltre che da un comitato consultivo (i cui delegati fanno tutti parte del gruppo direttivo) e da un progetto di ricerca scientifica.
Il gruppo di ricerca sta conducendo una ricerca comparativa, paragonando l’assemblea locale con quella che si era svolta in Catalogna.